
Il Pellegrinaggio del Giovedì Santo rappresenta uno dei momenti più intensi e spiritualmente profondi dei Riti della Settimana Santa a Taranto. Con l’uscita delle Poste dell’Arciconfraternita del Carmine, la città si immerge in un’atmosfera di raccoglimento, preghiera e tradizione.
Nel 2025, questo rito si arricchisce di una novità eccezionale: i Perdoni sulla Nave Vespucci e la creazione di un nuovo Sepolcro all’Ospedale Militare. Una testimonianza viva della capacità dei Riti di coniugare passato e presente.
Approfondisci anche il nuovo articolo dedicato alle novità 2025 sul sito SettimanaSantaTaranto.it.
Per comprendere appieno il valore di questo cammino penitenziale, è utile conoscere i dettagli delle Poste, della Nazzicata, dei gesti rituali e degli incontri simbolici che caratterizzano il Giovedì Santo a Taranto.
Indice dei contenuti
- Uscita delle Poste
- Cos’è una Posta
- Le Poste di Città Vecchia
- Le Poste di Città Nuova
- Abito di rito e la Nazzicata
- Il cambio tra Poste
- Preghiera e cappuccio
- L’incontro con l’Addolorata
- Incontro con la Troccola
- Il Serrachiese
- “U Salamelìcche”
- Un tempo anche altre confraternite
- Novità 2025: Perdoni sulla Vespucci
Uscita delle Poste
Alle ore 15 del Giovedì Santo si aprono le porte dell’Oratorio del Carmine in via Ciro Giovinazzi. Da qui esce la Prima Posta, una coppia di confratelli scalzi, con cappuccio e bordone, che inizia il pellegrinaggio verso gli Altari della Reposizione, noti anche come Sepolcri.
Cos’è una Posta
La Posta è una coppia di confratelli penitenti che si alternano nei pellegrinaggi ai Sepolcri, dal Giovedì Santo fino alla mattina del Venerdì Santo.
Le Poste di Città Vecchia
Uscendo dal portone principale della Chiesa del Carmine, si dirigono verso la Città Vecchia attraversando il Ponte Girevole. Il pellegrinaggio si sviluppa lungo le chiese storiche del centro antico.
Le Poste di Città Nuova
Le Poste che escono dalla sagrestia percorrono invece il Borgo Umbertino. Anticamente erano dette “di Campagna”, poiché quella zona non era ancora urbanizzata.
Il cambio tra le Poste
Quando una nuova Posta entra in chiesa, si verifica il rito del cambio. I confratelli si salutano con un inchino e gesti di riverenza chiamati “U Salamelìcche”.
Preghiera e cappuccio
Durante la sosta davanti al Repositorio, i confratelli possono decidere di alzare il cappuccio per pregare più liberamente e in raccoglimento.
L’incontro con il Pellegrinaggio dell’Addolorata
Emozionante è l’incontro tra le Poste del Carmine e il Pellegrinaggio dell’Addolorata. In segno di rispetto, i confratelli del Carmine cedono il passo a quelli dell’Addolorata.
L’incontro con la Troccola
All’alba del Venerdì Santo, su via Anfiteatro, le Poste incontrano la Troccola dell’Addolorata, uno dei simboli più forti del dolore della Vergine.
Il Serrachiese
Verso la mezzanotte del Giovedì Santo fa il suo ingresso in chiesa il Serrachiese, la Posta incaricata di far rientrare tutte le coppie di confratelli, segnando la fine temporanea del pellegrinaggio.
“U Salamelìcche”
Quando due Poste si incontrano, avviene il gesto rituale dello “U Salamelìcche”: i confratelli si inchinano, tolgono il cappello e battono i medaglioni in segno di rispetto e preghiera.
Un tempo anche altre confraternite
Oggi il privilegio del Pellegrinaggio spetta solo all’Arciconfraternita del Carmine, ma fino al XVIII secolo anche altre congreghe, come quella del Rosario, partecipavano attivamente.
Novità 2025: i Perdoni sulla Vespucci e il Sepolcro all’Ospedale Militare
Nel 2025, il rito del Pellegrinaggio assume un valore ancora più simbolico: alcuni Perdoni del Carmine si imbarcheranno sulla Nave Scuola Amerigo Vespucci per un gesto di fede e devozione rivolto a chi solca i mari in uniforme. Inoltre, verrà allestito un nuovo Altare della Reposizione all’interno dell’Ospedale Militare, per raggiungere anche chi serve lo Stato in condizioni di salute precaria.
Un’iniziativa unica che unisce sacro, istituzioni e memoria collettiva, rafforzando il messaggio dei Riti della Settimana Santa come ponte tra passato e futuro.