Le Confraternite protagoniste dei Riti della Settimana Santa a Taranto

I suggestivi Riti della Settimana Santa di Taranto affondano le loro radici in una tradizione secolare, tramandata con devozione e passione. A organizzare e custodire questa espressione di fede sono due antiche confraternite: la Confraternita dell’Addolorata e San Domenico e l’Arciconfraternita del Carmine. Questi due sodalizi religiosi rappresentano il cuore pulsante dei riti, curando ogni dettaglio delle processioni che avvolgono la città in un’atmosfera unica di raccoglimento e spiritualità.

La Confraternita dell’Addolorata e San Domenico

Fondata nel XVIII secolo, la Confraternita dell’Addolorata e San Domenico ha il compito di organizzare il Pellegrinaggio dell’Addolorata, che si svolge nella notte tra il Giovedì e il Venerdì Santo. Questo rito penitenziale è caratterizzato dalla figura del Troccolante, che guida il pellegrinaggio con il suono della “troccola”, e dalle struggenti “poste” dei confratelli incappucciati, che avanzano lentamente per le strade del centro storico. In mezzo le croci, i mazzieri, il trono e le sdanghe. Due le bande.

L’Arciconfraternita del Carmine

L’Arciconfraternita del Carmine, di origine ancora più antica, organizza invece il Pellegrinaggio delle Poste e la Processione dei Misteri, che si tiene il Venerdì Santo. Questo solenne rito vede sfilare per le vie della città le statue raffiguranti la Passione di Cristo, portate dai confratelli scalzi (le forcelle con le scarpe), che procedono con il caratteristico incedere “a nazzicata”. Uno dei momenti più emozionanti è l’uscita della statua del Cristo Morto dalla Chiesa del Carmine, accompagnata dal dolore composto della Vergine Addolorata.

Queste due confraternite, con il loro impegno e la loro fede, mantengono viva una tradizione che coinvolge l’intera città e richiama migliaia di fedeli e visitatori ogni anno, rendendo la Settimana Santa tarantina un evento unico nel suo genere.

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