Croce dei Misteri

2030

La Croce dei Misteri è il simbolo che segue le Pesàre nella processione (pellegrinaggio) dell’Addolorata nei Riti della Settimana Santa a Taranto.

Essa rappresenta uno dei simboli più profondi della fede cristiana. Simboleggia il sacrificio di Cristo, che si è offerto per la salvezza dell’umanità. Durante la Settimana Santa, questo simbolo assume un significato speciale: non solo ci ricorda il dolore e la sofferenza di Gesù, ma invita i fedeli a riflettere sul senso della redenzione e della speranza. Un momento di raccoglimento e preghiera, un’occasione per rinnovare la propria fede, affrontando le proprie difficoltà con spirito di sacrificio e amore cristiano.

Il penitente, con il volto scoperto, sorregge la Croce ove sono affissi i simboli della Passione: il martello con i chiodi, la corona di spine; la lancia con cui Gesù fu trafitto; l’iscrizione col motivo della condanna; il velo della Veronica; il mantello rosso della derisione.

E poi la canna posta nelle mani di Gesù come scettro durante l’episodio della sua derisione da parte dei soldati; il Santo Graal, il calice usato da Gesù nell’Ultima Cena che alcune tradizioni vogliono sia stato utilizzato poi da Giuseppe d’Arimatea per raccogliere il sangue sgorgato dal costato di Cristo durante la crocifissione.

Altri simboli presenti sulla Croce dei Misteri

Ci sono anche i dadi con i quali i soldati si giocarono a sorte la tunica di Cristo; il gallo che cantò quando san Pietro rinnegò per la terza volta Gesù (Mc, 14,66-71); un contenitore di aceto, usato per dissetare Gesù (Mt 27,33-50); la canna usata per porgere la sacra spugna imbevuta d’aceto a Gesù (Mt 27,33-50).

E poi la scala usata per la deposizione di Gesù dalla croce; la tenaglia usata per rimuovere i chiodi; la mano o il guanto che colpì il volto di Gesù durante la derisione (Lc, 22,63-65); la lanterna o le torce usate dai soldati che arrestarono Gesù nell’orto degli ulivi, oltre alle spade ed ai bastoni (Mc 14,43-52).

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