foto: http://settimanasantava.altervista.org

Continua la nostra presentazione sui simulacri che saranno ospitati nella Chiesa del Carmine per l’edizione 2019 di Facies Passionis, la mostra organizzata dalla Arciconfraternita del Carmine che sarà allestita dal 20 al 24 febbraio 2019.

Tra i simulacri che saranno ospitati ci sarà La Spogliazione della Processione dei Misteri di Valenzano.

Di proprietà della famiglia Labellarte, sfila a Valenzano, Comune della diocesi Bari- Bitonto retta dall’arcivescovo monsignor Francesco Cacucci. L’ha costruita l’artista Pasquale Errico nel 1929 utilizzando cartapesta.

Viene portata in processione nei Misteri del Venerdì Santo, i portatori sono quattro, scelti tra famigliari e amici della famiglia proprietaria del simulacro. Dimensioni: 1,68 metri di larghezza, 92 centimetri di lunghezza, 1,50 metri di altezza. Il simulacro ha una croce distesa per terra sulla quale verrà poi inchiodato Gesù. Croce che fuoriesce dalla base per 38 centimetri dal lato anteriore e per un metro da quello posteriore. I Misteri di Valenzano fanno capo all’omonimo comitato, presidente Filippo Davide Abbinante.

La Processione dei Misteri di Valenzano

E’ uno dei maggiori riti quaresimali della provincia. Si tiene nel Venerdì santo di ogni anno e si snoda attraverso le principali vie del paese, l’orgoglio è che questa processione è la più imponente in Italia insieme con quella di Ceglie del Campo. Organizzata in primis dal Comitato Feste Patronali San Rocco nato nel 1945 e porta anche il secondo nome sottotitolo di “I Misteri di Valenzano”. Per la sua imponenza viene definita “la Festa dei Dolori”. È una delle poche processioni in Puglia che si svolge la mattina del Venerdì Santo e attira tutti, è per Valenzano una delle manifestazioni annue più importanti con la festa patronale di San Rocco il 16 agosto e la fiera di Ognissanti il 1º novembre.

Il gruppo statuario de La Spogliazione

Sui bastoni o forcelle (sui quali si appoggia il Mistero) vengono appesi dei flagelli metallici. Quattro portatori, due  davanti e due dietro, in abito scuro, camicia bianca, cravatta nera. Quattro ragazze al pizzo, due per ogni lato, in tailleur scuro, velo nero sul capo, con guanti neri. Nella mano libera reggono delle candele. Un bambino, vestito con saio rosso, ha sul capo una corona di spine e porta una croce davanti al gruppo.

 

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