Domenica delle “Palme” a Taranto è un giorno molto sentito, i confratelli dei due sodalizi più seguiti per numero di iscritti si riuniscono in un’assemblea straordinaria.
La parola “gare” compare per la prima volta nei documenti ufficiali nel 1850 quando viene usata per indicare le offerte al rialzo per aggiudicarsi i simboli e le sdanghe e forcelle da portare in processione.
Le confraternite, Maria SS.Addolorata e S.Domenico (sita nella Chiesa di S.Domenico Maggiore nel Borgo Antico) e Maria SS. del Carmine (sita nella omonima chiesa nel Borgo Nuovo), convocano in assemblea straordinaria i propri iscritti in regola con la quota annua di iscrizione e senza sanzioni disciplinari in corso, ed effettuano le offerte per aggiudicarsi l’onore di partecipare alle due processioni.
Si tratta di un’antica usanza con la quale i confratelli delle congreghe del Carmine e dell’Addolorata si incaricano di portate i simboli della Passione in processione. Le due assemblee sono separate. Ognuna dedicata ad una confraternita e quindi a uno dei due pellegrinaggi.
Le offerte vengono pronunciate a voce alta e confermate da un campanello.
Le risorse economiche raccolte serviranno alle due confraternite per la gestione delle processioni (bisogna pagare le bande, il restauro delle statue, ecc.ecc.) e per le numerose azioni di carità e pietà popolare che avvengono durante tutto l’anno (centro alimentare, casa per i senza tetto).