Un evento caro alla città e al cuore dei fedeli, che segna uno dei momenti più intensi del cammino verso la Settimana Santa di Taranto. La venerazione si terrà mercoledì 9 aprile 2025 alle ore 19:30, e coinvolgerà Consorelle, Confratelli e tutta la comunità cristiana tarantina in un abbraccio di fede, silenzio e preghiera davanti allo sguardo materno e dolente della Beata Vergine Maria Addolorata.

Nostra Signora Addolorata è una delle figure più amate della devozione cattolica, simbolo del dolore redentore della Madre per la passione del Figlio.

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Il significato della Venerazione

La venerazione del simulacro della Beata Vergine Maria Addolorata rappresenta un atto di profonda pietà popolare, un momento in cui la comunità si stringe intorno alla figura materna della Vergine per condividere il suo dolore e trarre forza dal suo amore immenso. In questa occasione, la statua dell’Addolorata viene esposta per l’omaggio silenzioso e composto dei fedeli, in un clima di profonda introspezione e raccoglimento.

Non si tratta di una semplice devozione esteriore, ma di un’autentica esperienza interiore: lo sguardo dell’Addolorata, intriso di malinconia e tenerezza, ci interroga e ci consola, ricordandoci il senso del sacrificio e della speranza nella resurrezione.

Data, luogo e dettagli organizzativi

L’appuntamento è fissato per mercoledì 9 aprile 2025 alle ore 19:30 presso la Parrocchia Maria SS. del Monte Carmelo, più conosciuta come la Chiesa del Carmine di Taranto, cuore pulsante delle celebrazioni confraternali.

La scelta del luogo non è casuale: la Chiesa del Carmine è da secoli punto di riferimento spirituale per la città vecchia e centro simbolico dei Riti della Settimana Santa. Qui si vivono ogni anno i grandi Riti della Settimana Santa (l’altra è la chiesa di San Domenico, ove vi è custodita l’altra Addolorata).

Partecipazione delle Consorelle

La Venerazione è rivolta anche alle Consorelle dell’Arciconfraternita del Carmine, chiamate a partecipare in spirito di umiltà e condivisione. Il momento è vissuto come un cammino personale e comunitario al tempo stesso: ognuna, davanti allo sguardo della Vergine, porta le proprie intenzioni, i propri dolori, ma anche la propria speranza. È un’occasione per rinnovare il proprio impegno spirituale e riscoprire la forza della preghiera collettiva.

Presenza della comunità e valore collettivo

L’invito è esteso anche ai Confratelli e a tutta la cittadinanza: la Venerazione dell’Addolorata è patrimonio di tutti. Parteciparvi significa riconoscere il valore delle tradizioni che ci uniscono, e condividere una memoria comune che affonda le sue radici nella fede popolare tarantina.

In un’epoca segnata da frammentazione e distrazione, questo momento offre un’occasione concreta per fermarsi, ritrovare un senso di comunità e lasciare che il cuore si apra alla compassione e alla meditazione.

La presenza corale dei fedeli rende viva la tradizione, la tramanda e la rafforza. Ogni volto presente è parte integrante della storia di fede della nostra città.

Il simbolo della Vergine Addolorata

La Vergine Addolorata è un archetipo spirituale, un’immagine sacra che incarna la sofferenza redentrice. La sua figura attraversa secoli di arte, cultura e liturgia. Le sue sette spade, che secondo la tradizione simboleggiano i dolori patiti come madre di Cristo, ci ricordano la potenza della resilienza e della fede vissuta nel dolore.

Il simulacro venerato nella Chiesa del Carmine è tra i più intensi e suggestivi del Sud Italia: il volto della Vergine, velato da un pizzo nero, colpisce per la sua espressione dolente e amorevole allo stesso tempo. Uno sguardo che abbraccia e consola, che intercede e accompagna.

Nel contesto dei Riti della Settimana Santa di Taranto, l’Addolorata rappresenta il cuore emotivo della Passione, la Madre che cammina accanto al Figlio verso il Calvario.

Un invito alla preghiera e alla riflessione

La Venerazione della Beata Vergine Maria Addolorata non è solo un rito, ma un’esperienza spirituale che ci riconnette con il senso più profondo della nostra fede. È un’occasione per lasciarsi toccare dal silenzio, dalla luce fioca delle candele, dalla presenza discreta ma potente della Madre.

Invitiamo ogni fedele, ogni cuore in cerca di consolazione, a partecipare con umiltà e apertura. L’Addolorata ci attende, come sempre, con il suo abbraccio materno.

 

 

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