Lettera di Mons. Arcivescovo alla Comunità diocesana (formato PDF)
Carissimi sacerdoti e carissimi fedeli,
in questi tempi difficili di sofferenza e di dolore volgiamo commossi lo sguardo alla passione, morte e resurrezione del Signore che si offre a noi nel suo amore infinito. Celebriamo la Settimana Santa con sobrietà e ardore e, anche nelle limitazioni per l’acuirsi della pandemia, moltiplichiamo la nostra solidarietà con i più poveri.
Le disposizioni che presentiamo sono un aiuto a vivere insieme, come Chiesa diocesana, questo tempo di grazia che è il più prezioso di tutto l’anno.
+ Filippo, Arcivescovo
Norme per le Celebrazioni della Settimana Santa 2021
a) Celebrazioni liturgiche
– Domenica delle Palme: non si usa la prima forma, bensì la seconda (p. 123 del Messale).
I fedeli dovranno essere già in Chiesa al loro posto. Colui che presiede la celebrazione, alla porta della Chiesa (e sempre al suo interno), proclama il Vangelo dell’Ingresso di Gesù a Gerusalemme e benedice i rami di ulivo, che ciascuno avrà già in mano. Poi, con i ministri, si reca all’altare, senza formare alcuna processione o corteo di fedeli.
Data la necessità di contingentare il numero dei partecipanti e per offrire a tutti la possibilità di vivere quel momento celebrativo, in deroga a quanto normalmente previsto (Messale Romano, n. 1, p. 118), si concede di fare la Commemorazione dell’ingresso a Gerusalemme e la benedizione dei rami di ulivo anche a tutte le Celebrazioni Eucaristiche del giorno (prefestive e festive);
– Giovedì Santo. Messa Crismale: la mattina, alle ore 9:00, S. E. Mons. Arcivescovo detterà la meditazione ai Presbiteri e Diaconi nella Chiesa inferiore della Concattedrale.
Alle ore 10:00, l’Arcivescovo presiederà la Messa Crismale, cui prenderanno parte i Sacerdoti diocesani e religiosi e i diaconi, i rappresentanti delle Parrocchie, delle Confraternite, delle Aggregazioni Laicali e della Vita Consacrata. Visti i numeri contingentati, può partecipare un rappresentante per parrocchia e i rappresentanti della Consulta del laicato.
– Messa in Coena Domini: Si omette la lavanda dei piedi.
Come previsto dagli Orientamenti, al termine della Celebrazione in Coena Domini, il Santissimo Sacramento va riposto nel luogo della reposizione per l’adorazione dei fedeli.
Luogo della reposizione (Messale Romano, n. 37, p. 149) è il termine tecnico con cui si indica la cappella, l’altare laterale (se esistente) o il tabernacolo che viene allestito per l’adorazione. Si tratta di quelli che vengono comunemente chiamati altari della reposizione, che andranno allestiti con la dovuta sobrietà per la situazione di dolore e sofferenza che stiamo vivendo a causa della emergenza sanitaria.
– Venerdì Santo: La Celebrazione Liturgica della Passione del Signore potrà essere regolarmente svolta, secondo il Protocollo vigente. Alla Preghiera Universale si aggiunga l’orazione preparata l’anno scorso dal Dicastero per il Culto, riguardante la situazione sanitaria.
Si preferisca la forma dello svelamento della Croce (seconda forma, p. 157 del Messale). L’adorazione della Croce avviene in questo modo: dopo la sua completa svelazione, solo colui che presiede venera la Croce baciandola, quindi la ostende al popolo di Dio che, in ginocchio, per un tempo congruo la adora. Quindi la Celebrazione procede nel modo consueto.
– Sabato Santo: La Veglia Pasquale può essere celebrata in tutte le sue parti. Alla liturgia del cero e alla benedizione del fuoco, fuori della Chiesa, partecipi solo una piccola rappresentanza del popolo di Dio (3 o 4 fedeli), mentre l’assemblea sia già composta in Chiesa, ai posti distanziati. Per la liturgia battesimale si abbia cura che l’acqua benedetta con la quale saranno aspersi i fedeli non venga toccata da alcuno. Si rispetti l’orario in modo che alle 22:00 tutti siano a casa, come previsto dal decreto governativo.
b) Atti di pietà popolare
– Giovedì Santo. Pellegrinaggio agli altari della reposizione.
In alcuni Comuni della nostra Arcidiocesi, le Confraternite usano svolgere il pellegrinaggio agli altari della reposizione. Ovviamente nessun percorso esterno può essere consentito. Tuttavia, i Padri Spirituali, d’intesa con i Parroci delle Chiese interessate, potranno prevedere la presenza in Chiesa – senza percorsi pubblici – di alcune coppie di Confratelli, in abito di rito, che garantiscano l’adorazione dinanzi al Santissimo. In questo modo si conserva una significativa tradizione, cara ai Sodalizi, ma nel rispetto delle norme anti-covid. Per quest’anno non si prevede la forma penitenziale dei piedi scalzi ed i Confratelli in abito di rito usino le calzature previste.
Per i fedeli delle Parrocchie si prevedano momenti di adorazione, con partecipanti contingentati sino alle ore 22:00. È proibita ogni forma di pellegrinaggio, pubblica o privata, agli altari della reposizione. Si avvisino i fedeli che ognuno potrà recarsi esclusivamente nella propria Parrocchia.
Esposizione delle Statue. I Sodalizi, che per veneranda tradizione organizzano la Processione dell’Addolorata e/o dei Misteri, potranno esporre in Chiesa – negli orari imposti dal decreto governativo – o il simulacro dell’Addolorata o quelli di Gesù morto e dell’Addolorata.
Non è consentita, nella Città di Taranto e negli altri Comuni della Diocesi, l’esposizione degli altri Simulacri dei Sacri Misteri.
c) Trasmissione in streaming delle Celebrazioni liturgiche
Nel solenne Triduo Pasquale si favoriscano le Celebrazioni con il popolo in presenza, rispettando le dovute norme di sicurezza. Si trasmettano in streaming unicamente le Celebrazioni liturgiche presiedute dal Vescovo.
Taranto, 15 marzo 2021
+ Filippo Santoro
Arcivescovo Metropolita di Taranto