Septimo Die, giovedì l’Addolorata “Nguè” per l’ultima volta. Si chiude l’edizione 2018

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Le mozzette nere della Confraternita dell’Addolorata celebreranno giovedì 5 aprile alle 19:00 per la quinta volta in San Domenico il “Septimo Die” ossia la commemorazione solenne del “Settimo Giorno”.

Il Simulacro della Madre dei Dolori dopo il rientro del pellegrinaggio del Giovedì Santo è stato esposto in modo solenne e il settimo giorno appunto sarà traslata da questa cappella sino ai piedi dell’altare maggiore. Una cerimonia pensata per continuare ad ammirare lo splendido Simulacro del XVII secolo, ancora una volta da vicino, per poter pregare dinanzi a Lei tutti noi insieme, confratelli, consorelle ed i tanti devoti, per vedere ancora una volta i Suoi lumi accesi e sentire ardere nel cuore la Fede e la devozione vera, per ascoltare ancora una voce che ordinerà: Nguè!, per vederla nazzicare un’ultima volta al canto della ”Desolata”, per portarci inevitabilmente con la mente alla notte del Giovedì Santo appena trascorso. Come lo scorso anno anche questa ha visto un Pellegrinaggio raccolto, ordinato, veramente penitente, religiosamente corretto e al tempo stesso sereno, senza alcuna sbavatura di sorta; anche quando al ritorno la stanchezza è divenuta palpabile e quando tutti, e dico tutti, amministratori, collaboratori, confratelli in abito, hanno dato prova di disciplina e di correttezza di comportamento. Un pellegrinaggio “diversamente ANTICO“, un pellegrinaggio che ha consegnato alla storia sensazioni uniche che hanno arroventano l’animo di tutti; il cadenzato, pieno, continuo, ininterrotto crepitare della troccola, le melanconiche note delle marce funebri, la folla, il freddo della notte, e poi il sole del giorno, le preghiere, forti ed insistenti, dei torcianti e dei confratelli incappucciati, sono tutti aspetti di una stessa processione che è rimasta nel nostro cuore come nel cuore dei tantissimi fedeli tarantini e dei devoti della Madonna Addolorata che hanno accompagnato come non mai il percorso della Vergine.

E giovedì sera tutti i devot potranno onorarla come Le spetta prima di riporla nella sua nicchia da dove continuerà a guardarci e a parlarci.

Anche quest’anno vicino a Lei sarà possibile riproporre un piccolo pezzettino di noi stessi lasciando le nostre intenzioni riposte nei sacchetti neri che, sigillati, verranno inseriti nella nicchia.

Il rito della settimana santa tarantina termina quindi giovedì con la funzione del Septimo Die dando anche a chi lo desidera la possibilità di sentirsi ancora più vicino alla Vergine dei Dolori, a quella Madonna che da secoli vive nel culto di una Confraternita che ha l’onore di portarla in pellegrinaggio da San Domenico maggiore la note del Giovedì Santo tarantino.

Ascolteremo quindi le parole del Padre Spirituale, Mons. Morrone, a conclusione di un periodo tanto fecondo per tutti coloro che, ad iniziare con la processione penitenziale della “Forore” del mercoledì delle ceneri e per terminare col Pellegrinaggio attraversando Quarantore, Via Crucis, ritiri spirituali, hanno seguito un percorso di Fede che hanno “inspessito” di valori cristiani mozzetta ed abitino neri.

La funzione è aperta a tutti. L’inizio è fissato per le ore 19:00 in San Domenico Maggiore.

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